AUTOGUIDOVIE: oltre 120 anni "sulle strade" dell’innovazione nella gestione documentale
Autoguidovie, nata a Piacenza nel 1908 dall’intuizione dell’ingegner Laviosa, ha attraversato guerre, nazionalizzazioni e liberalizzazioni trasformandosi da realtà locale in un gruppo che oggi impiega 2.100 persone, trasporta oltre novanta milioni di passeggeri all’anno e sfiora i duecento milioni di euro di fatturato. Alla crescita organica si è aggiunta, negli ultimi quindici anni, una campagna di acquisizioni. Il risultato è un parco mezzi giovane, ma anche un mosaico di sedi, procedure e archivi che rischiava di appesantire l’organizzazione proprio mentre il mercato chiedeva più velocità e più trasparenza.
Gabriele Pusinelli, Chief Technology Officer
Durante l’evento YUBIQ Insights25


L'Approccio
Nel 2009 Autoguidovie ha ridefinito i processi e scelto Yubiq come repository cloud-ready e conforme alle norme. Protocollo informatico e rapporti di servizio sono stati i primi a migrare con ricerca in tempo reale. Dal 2011 il ciclo passivo, integrato con l’ERP, produce fatture native digitali, le valida e le conserva senza stampe. A seguire sono stati digitalizzati fascicolo del personale e 50.000 verbali sanzionatori annui, ora gestiti online dalla multa alla riscossione. Nel triennio 2020-2022 l’intera suite è passata alla Yubiq Communication Platform con firma digitale massiva, conservazione sostitutiva certificata e scheda documentale unica estesa in poche settimane a ogni nuova acquisizione. Le API collegano il repository a turni, bigliettazione e cruscotti ESG, rendendo i documenti interrogabili da analytics e intelligenza artificiale.
L'Impatto
In pochi anni la gestione documentale di Autoguidovie si è trasformata da archivio statico a leva operativa. Il consumo di carta si è ridotto quasi a zero, la movimentazione fisica dei fascicoli è scomparsa e i tempi di ricerca sono passati da ore a pochi secondi. Il recupero delle sanzioni è aumentato grazie all’emissione immediata della multa e all’integrazione con i canali digitali di pagamento. Gli audit AgID e le verifiche degli enti regolatori si sono chiusi senza rilievi, supportati da evidenze digitali complete. Il TCO è calato, con gli spazi prima dedicati agli archivi che sono stati riconvertiti, mentre il personale amministrativo è stato riallocato su attività a maggior valore, come l’analisi di rete o la rendicontazione ESG.
Ogni nuova gara ha avuto a disposizione un dossier digitale precompilato, consultabile online da autorità e commissioni, con tempi di risposta più rapidi e maggiore trasparenza. Il modello zero carta, replicabile in qualunque nuova controllata, ha costituito la spina dorsale informativa del gruppo. La stessa architettura è stata estesa al rinnovo del parco mezzi, associando a ogni autobus un fascicolo digitale con manutenzioni, certificazioni e consumi sempre disponibili, a conferma di un approccio che ha puntato su dati affidabili, processi snelli e capacità di innovazione continua.
